Nome Comune: ROSA CANINA
Famiglia: ROSACEAE
Nome botanico: ROSA CANINA L
Descrizione: Arbusto spinoso alto fino a 3 mt, con fusti legnosi privi di peli (glabri), spesso arcuati e pendenti e radici profonde. Nei campi abbandonati la rosa canina è tra i primi a comparire, non ha un aspetto invitante composta da numerose spine, ma è ugualmente una pianta molte utile.
Corteccia: rossa e robusta, arcuata, a base allungata e compressa lateralmente..
Foglie: caudiche, sono composte da 5 – 7 foglioline ovali o ellittiche, con denti sul margine.
Fiori ermafroditi, solitari o abbinati, ascellari, peduncolati con stipole caduche alla base, calice a 5 sepali liberi e acuti; corolla a 5 petali obovati, bianche, peloso-ghiandolosi al margine; mani molto numerosi (circa 50), più lunghi dei petali, con di colore giallo; ovario infero, carpello biloculare con stilo;
Frutto: i suoi frutti (1-2 cm) carnosi e colorati di un rosso vivace (cinorroidi) raggiungono la maturazione nel tardo autunno. Sono una vera e propria aspirina vegetale per la presenza di vitamine C, B1, B2 provitamina A.
Usi: si usano in infusione, che ha proprietà astringenti e diuretici che oltre che antiscorbuto; si raccolgono dopo le prime gelate, si seccano e si allontanano i semi ed i peli, usando solo la parete del ricettacolo dopo averla ridotta in polvere. L’infusione di queste in acqua calda dà una bevanda tipo Tè molto buona.
La marmellata di rosa canina è veramente deliziosa molto nutriente e curativa perché conserva gran parte delle vitamine e una volta era usata contro la tisi polmonare. .
Distribuzione: Originaria dell’Europa meridionale è diffusa in tutte le regioni del Mediterraneo fino all’Asia occidentale, all’Africa settentrionale; in Italia in tutta la fascia costiera, compreso le isole.
Suo habitat sono le boscaglie di faggio, abete, querce e arbusti .
Preferisce suoli abbastanza profondi e moderatamente aridi.
Lo sapevate che………..
Sin dall’antichità era noto l’uso della rosa macerata in olio per profumare e rendere morbida la pelle, ma la fama maggiore era riservata “all’acqua di rose”, una delle prime acque da toilette che poteva essere preparata anche artigianalmente.
Per scopi medicinali sono utili anche le galle, dall’effetto molto astringente, che erano usate per i flussi emorroidari, lo scorbuto, il gozzo e come vermifughe.
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